lunedì 26 ottobre 2009

Berlusconi aveva avvisato Marrazzo, "Attento gira un video su di te"

(Nella foto, Il transessuale brasiliano Natalie che il governatore del Lazio Piero Marrazzo frequenta).
Berlusconi lo aveva avvertito. Il governatore "sospeso" Piero Marrazzo venne avvisato del ricatto. Ossia che quattro carabinieri della sezione Trionfale di Roma avevano confezionato un video compromettente. Girato ai primi di luglio in via Gradoli.
Ad avvisare Marrazzo - confermano a "Repubblica" - fu lo stesso primo ministro. Ad un settimanale del suo gruppo editoriale, "Chi", i ricattatori avevano infatti offerto l'intero pacchetto. E a quel punto, il direttore del periodico informò il presidente del Consiglio. Berlusconi si dichiarò contrario alla pubblicazione dell'intera vicenda. E nell'avvertire Marrazzo diede garanzie sul comportamento dei media di sua proprietà. In particolare di quelli riferibili alla Mondadori.
Una versione che lo stesso Cavaliere ha confermato ai suoi fedelissimi precisando di non essere intervenuto nella vicenda e di aver anche indicato agli "ambasciatori" del Governatore chi aveva proposto l'acquisto del video. Nella sostanza aveva suggerito di contattare i detentori del filmato per provare a ritirarlo dal mercato. Anche se, chi è stato coinvolto nell'inchiesta, non esclude che le garanzie fossero state basate proprio sulla avvenuta acquisizione e sulla messa in sicurezza del filmato. La circostanza, comunque, smentisce un'altra delle dichiarazioni del governatore che aveva sostenuto di non aver saputo nulla di quanto lo stesse per travolgere fino al 21 ottobre scorso.
Intanto il procuratore capo di Roma apre un ventaglio di accertamenti. Soldi, droga e auto blu. Si dovrà stabilire se c'è stato un uso improprio della vettura di servizio. Gli inquirenti vogliono verificare se si tratta di un montaggio o se davvero - come sembrerebbe dal filmato - Marrazzo andava a casa del trans, in cima alla Cassia, con l'auto di servizio. Soltanto dopo la verifica il procuratore Ferrara deciderà se aprire un'inchiesta. Si faranno inoltre accertamenti patrimoniali e bancari.
Chi portò la coca? Una serie di verifiche parte oggi anche sul fronte dell'indagine contro i quattro carabinieri arrestati con l'accusa di aver ricattato il governatore per il video hard. Confermando la custodia cautelare, il gip Sante Spinaci, risponde che la droga è stata portata dai carabinieri.
Eppure la Procura disporrà un approfondimento d'indagine. In base ad una intercettazione telefonica in cui i carabinieri arrestati dicono a chiare lettere: "con quel video faremo i soldi". Il gip nell'ordinanza ha raccolto integralmente i motivi del pm accusando dunque i militari "di aver fatto il video con un cellulare per incastrare il presidente, di avere introdotto nell'appartamento del transessuale Natalì la cocaina con un piano premeditato finalizzato al ricatto". E, dunque, di avere estorto a Marrazzo "tre assegni del valore complessivo di 20.000 euro". E ancora di aver rapinato il governatore "di duemila euro in contanti e di averne sottratti tremila al transessuale". Si chiama motivazione per relationem, connessa al provvedimento secco di custodia contro Luciano Simeone e Carlo Tagliente, che avrebbero fatto l'irruzione nella casa di via Gradoli e girato il video compromettente. Contro il maresciallo Nicola Testini, contro Antonio Tamburrino, accusato di averlo ricettato, il giudice ha sostanzialmente incollato il decreto con il quale il pubblico ministero ha chiesto gli arresti.
Fonte:Repubblica.it
C' è Post@ per Silvio Berlusconi...
Caro Silvio, sono un elettore del P D L .. da un lato la ammiro per quello che fa per noi italiani.. pero' non posso fare a meno di pormi una domanda ....ma chi glielo ha fatto fare?? Logorarsi la vita per risolvere i problemi dell' Italia , e' sicuro che ce lo meritiamo?? ,, comunque ha tutto il mio sostegno, grazie e tanti auguri

giovedì 8 ottobre 2009

Berlusconi: Vado avanti, la Consulta é di sinistra.

"Vado avanti" dice Silvio Berlusconi, lasciando Palazzo Grazioli dopo la sentenza della Corte costituzionale sul lodo Alfano. "La Consulta e' politicizzata, e' di sinistra".
Con il passare dei minuti, dopo la sentenza della Consulta sul lodo Alfano, mentre Silvio Berlusconi si sta recando a Palazzo Venezia, per visitare la mostra 'Il potere e la grazia', le misure di sicurezza sono diventate via via più stringenti.
La stampa, italiana ma anche straniera, presente in gran numero davanti all'abitazione è stata prima invitata a stare rigorosamente sopra il marciapiede controllata a vista da un cordone di poliziotti. Poi si è deciso addirittura di creare un cordone di transenne che tiene a debita distanza fotografi, cameramen e giornalisti, ma anche cittadini, e ha di fatto creato un percorso protetto per il passaggio del premier. Non solo, tutta via del Plebiscito, da piazza Venezia fino all'incrocio con via degli Astalli, è stata completamente chiusa al traffico.
C'è posta per Silvio Berlusconi...
Presidente Lei ha ragione .... il popolo della sinistra è consumato da una profonda invidia e frustrazione ad iniziare da chi li rappresenta ... come cristiano li perdono ma sono veramente meschini ! Le faccio i miei migliori auguri
Franco Tofanari, Firenze