giovedì 30 aprile 2009

Berlusconi: "Scusate, non vi ho portato le veline".

Il presidente del Consiglio parlando alla platea della Coldiretti esordisce con una battuta sulle polemiche per le candidature del Pdl alle Europee: "Vi chiedo scusa perché non sono riuscito a portarvi le veline...", dice tra le risate. "Mi rifarò - assicura - pensando ai vostri 20mila punti vendita: se avete bisogno di belle commesse, sapete a chi rivolgervi". Spiega Berlusconi: "L’ironia è necessaria, solo se si è sereni e allegri si riescono a fare cose importanti".
Aggredire di più i mercati "Per uscire dalla crisi, e possiamo farlo prima e meglio degli altri Paesi, serve fiducia nell’aggredire i mercati stranieri", soprattutto nei Paesi in via di sviluppo "dove i benestanti sono sempre di più e si guarda all’Italia con simpatia e amore". È la ricetta che il premier Silvio Berlusconi propone agli agricoltori della Coldiretti riuniti all’Eur.
A Coldiretti: "Governo al vostro fianco" "Il vostro traguardo è ambizioso e per raggiungerlo avrete il nostro governo al vostro fianco. Se ci saranno difficoltà da superare - dice il Cavaliere - e se dovremo intervenire con decreti legge per eliminare gli ostacoli, lo faremo". Il presidente del Consiglio spiega come siano già stati individuati alcuni provvedimenti in accordo con il ministro dell’Agricoltura Luca Zaia: "Noi - spiega - infatti siamo orgogliosi della nostra agricoltura e dei nostri prodotti". Una filiera agricola più corta e la lotta alla contraffazione sono le due linee guida principali secondo il premier che ribadisce che "il governo sarà dalla parte degli agricoltori perchè ne apprezza il sacrificio".

mercoledì 29 aprile 2009

Berlusconi: " Anche Veronica ha creduto ai giornali".

"E' molto chiaro, c'e' una manovra montata dalla stampa di sinistra e dall'opposizione sulle nostre liste con notizie assolutamente infondate". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti a Varsavia. "Anche la signora ha creduto a quello che hanno messo in giro i giornali, mi dispiace", ha risposto il premier ai cronisti che gli facevano osservare come critiche alla composizione delle liste del Pdl per le europee fossero venute anche da sua moglie Veronica Lario.Il premier ha spiegato di aver letto "notizie assolutamente infondate'. Una vera e propria "manovra" che a suo avviso si trasformerà in un "boomerang" per la sinistra stessa "quando verranno fuori le liste". Berlusconi ha aggiunto che il Pdl "non accetta di vedersi imporre dalla sinistra quello che è per loro il metro d'azione nella nomina dei candidati alle europee".I candidati del Pdl alle prossime elezioni europee saranno persone "colte e preparate" e non "maleodoranti e malvestiti" come alcuni di altri partiti che girano nelle aule parlamentari. Lo ha garantito il premier Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti a Varsavia dove nel pomeriggio parteciperà al congresso del Partito popolare europeo (Ppe). "Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni, che magari - ha sottolineato il presidente del consiglio - non siano maleodoranti e malvestite come altri personaggi che circolano nelle aule parlamentari da parte di certi partiti".

martedì 28 aprile 2009

Il governo deve prendersi sulle spalle anche il peso della sinistra.

Ma cosa farà adesso il povero Franceschini, dopo l’esito disastroso per il Partito Democratico della sfida del 25 aprile?
L’imbarazzo sulle prossime mosse del neo-leader della sinistra è stato confermato nella puntata di ieri sera di Porta a Porta in cui Franceschini non ha saputo indicare una strategia per il futuro. Mancanza di strategia e mancanza di risposte agli stessi elettori del centrosinistra: sono questi i due punti deboli del Pd a poco più di un mese dalle elezioni europee e da una serie di scadenze amministrative molto importanti.
L’effetto ciclone di Berlusconi su queste elezioni era già un dato di fatto. Ora si aggiunge l’insipienza della nuova guida di sinistra. La disponibilità al confronto da parte del Popolo della Libertà e soprattutto una serie di iniziative concrete hanno tolto ogni elemento di possibile polemica dalle mani di Franceschini e soci. Tanto che già l’ala che fa capo a D’Alema è partita all’attacco e quelle di Rutelli e Marini si preparano ad un rovesciamento della cosiddetta leadership. Certo, non è facile rispondere in maniera concreta ad iniziative concrete: ma la semplice proposizione di idee già superate e che comunque costano all’erario cifre non sopportabili in questo momento di difficoltà economica, non aiuta la sinistra a uscire dal vicolo cieco in cui si è cacciata. Il tentativo di prendersi il merito democratico del 25 aprile è fallito e con esso è fallita anche la politica dell’antiberlusconismo: chi avrà ora il coraggio di attaccare sulle piazze un Berlusconi che ricerca l’unità nazionale e l’accordo con i suoi avversari?
In realtà, le parole pronunciate da Fassino in occasione della scomparsa dei democratici di sinistra quel famoso “non dobbiamo più considerarci nemici, ma avversari”, è rimasto come enunciazione alla sinistra ma è stato applicato in concreto dal centrodestra. Privi ormai di armi dialettiche, gli uomini della sinistra vagano da un comizio all’altro, da una piazza televisiva all’altra, ripetendo sempre le stesse lamentele ma in tono minore: è la conferma di una sinistra ormai allo sbando, di una sinistra in cerca della identità perduta. A questo punto, occorre assolutamente non dividersi su nessun punto: la mancanza di idee della sinistra, deve essere supportata da iniziative continue, concrete e unitarie del nostro governo e della nostra
maggioranza.

lunedì 27 aprile 2009

Quattro termovalorizzatori per Napoli e la Campania.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è tornato a Napoli per un breefing nella sede della Prefettura alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario all’Emergenza rifiuti Guido Bertolaso, del generale Franco Giannini, vice del sottosegretario Bertolaso, del prefetto di Napoli Alessandro Pansa e del questore Santi Giuffrè.
Lo fa ancora una volta per i rifiuti, ad un mese dall’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra che, dice, “funziona benissimo”. Ribadisce che “non bisogna avere ritardi” e che è ritornato “per continuare nel lavoro che deve portare all’appalto di altri quattro termovalorizzatori in Campania”.
Di Acerra e dei prossimi termovalorizzatori, Berlusconi aveva parlato poco prima del vertice: “Acerra funziona benissimo, l’inquinamento è vicino allo zero. Abbiamo lì un prototipo che è molto utile, che dovremo riedificare in tante altre regioni d’Italia”. “Sono a Napoli per continuare nel lavoro che deve portare all’appalto di altri quattro termovalorizzatori in Campania e a discutere sul fatto se non sia il caso di varare una legge che impedisca di lordare i luoghi pubblici e fare scritte sui muri”, ha sottolineato.
“Dobbiamo intervenire ancora per la promozione della raccolta differenziata attraverso le scuole, gli oratori, i giornali, le televisioni - ha auspicato - Siamo molto lontani dal rush finale: la differenziata non deve rimanere a questi numeri, deve arrivare molto più su”.
A fare il punto sull’incontro anche il generale Franco Giannini: ha confermato che a fine maggio aprirà la discarica di Terzigno (Napoli) e ha ribadito che a Chiaiano c’è una “buona discarica”. Poi, il termovalorizzatore di Acerra per il quale occorrono “mesi di collaudo” visto che “è un impianto molto complesso che ha bisogno del suo rodaggio”.

G8 a L'Aquila: un'altra scelta giusta!

L’Italia riporta dopo decenni il G8 alla sua dimensione originaria di organismo che si prende cura dei problemi del mondo, anziché compiacersi di passerelle auto celebrative.
Vale la pena di ricordare come nacque questo summit permanente: la prima idea è degli americani, nel 1974, come risposta ad un’altra recessione, quella causata dalla grande crisi petrolifera. Era un G5 – Usa, Giappone, Francia, Gran Bretagna e Germania – e si chiamava sobriamente Library Group. L’anno dopo il summit divenne G6 allargato anche all’Italia a Rambouillet , in Francia. Il tutto ancora in una cornice di sobrietà. Poi si aggiunsero via via il Canada, la Comunità europea e infine la Russia, e dopo le economie emergenti. La missione iniziale della consultazione – prendersi cura dei problemi del mondo – si era andata sempre più trasformando nel suo opposto: gli stati ricchi e potenti che celebravano se stessi chiusi in bunker dorati, con foto di gruppo su sfondi turistici ed autopromozionali, improbabili gite e “impegno sociale” di first ladies, e negli ultimi tempi la violenza dei no global e le cariche della polizia e dei corpi speciali. La gente comune, l’opinione pubblica, dava un’occhiata distratta a giornali e tv, e magari si irritava.
Serviva ancora un apparato di questo tipo? Serve soprattutto alle democrazie dell’Occidente, o la faccenda minacciava di degenerare nel miglior pretesto per i violenti?
Il Governo riporta il G8 in mezzo alla gente, alle prese con i problemi concreti non tanto dei terremotati, ma di un mondo che si lecca ovunque qualche ferita. Che si chiami crisi economica, sottosviluppo, economie emergenti o catastrofi naturali e ambientali, i big tornano ad una dimensione di serietà e rigore.
Quanto al nostro Paese, l’emergenza economica mondiale si incrocia con il terremoto d’Abruzzo e con la ricostruzione. Si trattava di portare i potenti della Terra a diretto contatto con una situazione di grande disagio, ma anche di grande dignità e di efficienza da parte dello Stato. A luglio la macchina del dopo-emergenza, della ricostruzione di quegli alloggi provvisori destinati poi a diventare campus universitario, sarà a pieno regime. I leader mondiali potranno toccare con mano tutto questo, e se la loro solidarietà si farà più concreta tanto meglio.
Questo è il senso della decisione di ieri, al di là dei soldi che farà risparmiare e ai quali comunque non si dice di no. Anche gli effetti indiretti che il leader del governo italiano potrà valutare se la macchina organizzativa del “nuovo” G8 sarà messa a punto in soli due mesi, costituirà un grande punto di forza dell’immagine italiana. E tuttavia appaiono questi i giorni più adatti per rassicurare con poche, puntuali parole la popolazione sarda che qualche settimana fa ha tributato a Berlusconi – e soprattutto al suo impegno diretto nell’isola – un successo senza precedenti… Si potrebbe facilmente ribadire che gli impegni infrastrutturali assunti per il G8 saranno tutti rispettati, sia pure con un minore affanno nei tempi di realizzazione. Si potrebbe annunciare che nell’arcipelago più bello del mondo il premier pensa di organizzare il G20 nel 2011.

domenica 26 aprile 2009

Berlusconi: "Il disegno di legge sui reduci di Salò sarà ritirato".

"Non sapevamo che fosse stato presentato questo disegno di legge che sarà certamente ritirato", il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi interviene, e chiude, la polemica sul disegno di legge che prevede la parificazione dei partigiani con i repubblichini della Rsi. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, ieri ha chiesto a Berlusconi di ritirarlo dopo il suo intervento, a Onna, sulla Resistenza. "Mi sembra che, anche leggendo la stampa, si possa pensare davvero a superare il periodo che abbiamo alle spalle e di andare verso un comune sentimento nazionale", ha poi aggiunto, commentando la giornata di ieri per le celebrazioni del 25 aprile. "Ho detto che il 25 aprile dovrebbe veramente diventare la festa della riacquistata libertà"."Ho sempre pensato - ha aggiunto Berlusconi riferendosi al suo discorso di ieri - che se si ritiene che siano maturi i tempi perché si guardi insieme al passato e si progetti insieme il futuro, questo mi fa molto piacere".
Franceschini: una buona cosa Il leader del Pd Dario Franceschini risponde con una battuta alla richiesta di un commento sull'annuncio fatto nel corso di un incontro a Venezia che il premier Silvio Berlusconi è pronto al ritiro del pdl che mette sullo stesso piano partigiani e repubblichini. "Mi hanno detto - afferma - che poteva essere un boomerang invitare Berlusconi in piazza per il 25 aprile. Poi gli ho chiesto anche di ritirare il pdl. Questa seconda cosa è un boomerang o è una cosa buona?".
Formigoni: passi per la pacificazione solo dal Pdl Per il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni i fischi a lui rivolti ieri durante il corteo per il 25 aprile a Milano, ma anche i numerosi cartelli con su scritto "Meno male che Silvio non c'é", sono la dimostrazione che solo il centrodestra ha raccolto l'appello alla pacificazione del presidente della Repubblica. "I passi avanti verso una pacificazione del Paese - ha osservato Formigoni - sono stati fatti soltanto dal centrodestra: i fischi che ci sono stati a Milano e a Roma dimostrano che a sinistra l'appello di Napolitano è caduto nel vuoto". Il governatore ha letto le contestazioni di ieri contro i leader di centrodestra, come la dimostrazione del sentimento di intolleranza e di risentimento che ancora prevale in buona parte del centrosinistra. "Un atteggiamento - ha chiosato Formigoni - che dimostra la pretesa di attribuire solo a una parte, la propria, un ruolo democratico nella lotta di liberazione e che nel tempo ha spinto molte persone ad allontanarsi dalle celebrazioni del 25 aprile". Pur prendendo atto delle doverose prese di distanza del segretario del Pd Dario Franceschini, Formigoni non ha affatto apprezzato le giustificazioni che invece sono state date ai fischi da alcuni politici di sinistra. "Queste giustificazioni - ha concluso Formigoni - chiudono la sinistra italiana in un buco sempre più oscuro, fatto di solipsismo e di presunzione di autosufficienza. Purtroppo il Paese non può ancora godere di una sinistra moderna e riformista, che ieri ha dimostrato di essere ancora arroccata negli errori del passato".
La Russa e Albertini: fiori su tombe partigiani e Rsi L'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini ha accompagnato il ministro della difesa Ignazio La Russa al campo della Gloria e al campo 10 a deporre due mazzi di fiori sulle tombe dei partigiani milanesi e dei repubblichini. Albertini durante gli anni del suo mandato dopo la deposizione della corona al monumento dei partigiani al campo della Gloria si è sempre recato al campo 10 senza la fascia tricolore. "Siamo stati - ha detto Albertini - antesignani di questo desiderio di unità nazionale e pacificazione. Allora eravamo molto criticati e persino negletti, c'era un'aggressione verbale violenta per questo gesto, oggi sembra che sia condiviso dalle cariche dello Stato e dall'opinione pubblica".

sabato 25 aprile 2009

25 Aprile: Berlusconi, costruire sentimento unitario nazionale.

Le forze politiche del nostro Paese hanno oggi ''il compito di costruire un sentimento nazionale unitario''. Lo spiega il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento ad Onna, la piccola frazione del Comune dell'Aquila devastata dal terremoto e teatro dell'eccidio nazista nel 1944, che il premier ha scelto oggi per celebrare il 25 aprile. Berlusconi spiega che ''dobbiamo farlo tutti insieme a prescindere dalle appartenenze politiche per un nuovo inizio della democrazia repubblicana che porti il bene e l'interesse di tutti''. Secondo Berlusconi il 25 aprile e' l'occasione, dunque, ''per riflettere sul passato ma anche sul presente e sul futuro'', un percorso che ''ci permettera' di rendere un grande servizio non ad una parte politica, ma a tutto il popolo italiano''. La Resistenza e' un valore fondante, ha proseguito il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. ''La Resistenza - ha detto ancora il premier - come il Risorgimento, e' un valore fondante della nostra nazione, un ritorno alla liberta' che rappresenta un diritto naturale che appartiene a tutti gli uomini''. Pero', ha aggiunto il presidente del Consiglio, occorre ''ricordare anche le pagine oscure della guerra civile'', perche' ''e' un esercizio di verita' e di onesta'''. ''Bisogna ricordare con rispetto tutti i caduti anche quelli che hanno combattuto dalla parte sbagliata''. L'invito del presidente del Consiglio ha sottolineato che bisogna ricordare anche chi ''in buona fede ha sacrificato la propria vita, i propri ideali per una causa perduta''. Questo, secondo il premier, ''non vuol dire neutralita'''.

venerdì 24 aprile 2009

G8 a L'Aquila per stare vicini alla gente.

Il Consiglio dei Ministri svoltosi a Coppito (L'Aquila) per vagliare il "Decreto Abruzzo" ha inoltre accolto la proposta del premier Berlusconi di spostare a il G8 da La Maddalena a L'Aquila. Il Premier ha spiegato le motivazioni di una simile scelta, a partire dal risparmio "di oltre 200 milioni di euro" che potranno essere utilizzati per la ricostruzione dopo il terremoto del 6 aprile.
"La Maddalena - ha aggiunto - era fin troppo bella. Avremmo avuto a disposizione anche una nave di lusso. Sarebbe stato un G8 non consono a un momento di crisi economica".
Il G8 a L'Aquila "sara' piu' sobrio" e in piu' permettera' ai leader mondiali di vedere da vicino "le ferite del sisma". Il pensiero va agli aiuti internazionali: secondo il presidente del Consiglio e' importante, "il contatto fisico di un presidente con una chiesa che intende ricostruire". C'e' poi il fattore sicurezza, ha aggiunto, "con i no global che non avrebbero la faccia e il cuore di fare le manifestazioni dure cui ci hanno abituato" in una zona martoriata dal sisma.
Berlusconi ha inoltre spiegato che sono state effettuati studi sulla fattibilita' del vertice nella zona terremotata e' ha assicurato che può funzionare benissimo anche grazie alle rassicurazione ottenute da parte della Protezione civile e del ministero dell'Interno.
E per la Sardegna? Non manchera' un "risarcimento". Li', ha detto ancora il premier, si terra' in autunno un summit sull'ambiente che rientra nelle manifestazioni del G8, anche in accordo con quanto proposto dal presidente Usa Barack Obama. Quindi le scuse al governatore Ugo Cappellacci, che non e' stato avvisato: "Mi scuso con il presidente della Sardegna - ha detto Berlusconi -. Lo chiamero' al termine dei lavori qui".

giovedì 23 aprile 2009

Proposta Berlusconi: Prossimo G8 nella Regione Abruzzo.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 10,10 nella città de L’Aquila, presso la caserma della Guardia di Finanza di Coppito, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta. Il Consiglio si è riunito in via straordinaria per varare un ulteriore complesso di misure urgenti tese a fronteggiare l’emergenza causata dal terremoto del 6 aprile scorso.
L’iniziativa del Presidente Berlusconi di riunire il Governo nel capoluogo della Regione Abruzzo duramente colpita dal sisma è un ulteriore segno della sollecitudine e dell’attenzione che l’intero Governo ha per la gestione dell’emergenza, per il graduale ritorno alla normalità della vita civile, per la ricostruzione materiale.
Dopo aver ascoltato un’ampia relazione del Sottosegretario Guido Bertolaso, il Consiglio ha espresso al Capo della Protezione civile ed a tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di soccorso (vedi allegato), il più sentito ringraziamento; è stato quindi approvato un decreto- legge che prevede norme in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici e disposizioni urgenti in tema di protezione civile. Era presente alla discussione il Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi.
Il Consiglio ha approvato la proposta del Presidente Berlusconi di organizzare il prossimo G8 nella Regione Abruzzo; si tratta di un forte segnale per il rilancio di zone così duramente colpite.
Queste le principali misure varate con il decreto-legge:
- progettazione e realizzazione, nei comuni terremotati, di moduli abitativi destinati ad una utilizzazione durevole e rispondenti a caratteristiche di innovazione tecnologica, risparmio energetico e protezione dalle azioni sismiche, nonché delle opere di urbanizzazione e dei servizi connessi, al fine di garantire adeguata sistemazione alle persone le cui abitazioni sono state distrutte o dichiarate non agibili; un’apposita struttura interforze vigilerà sul corretto ed ineccepibile svolgimento delle procedure contrattuali, anche al fine di prevenire eventuali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Il Commissario delegato sarà coadiuvato da quattro vice Commissari per specifici settori d’intervento;
- attivazione immediata delle seguenti misure: per la ricostruzione di abitazioni principali distrutte o inagibili o per l’acquisto di abitazioni sostitutive è prevista la concessione di contributi anche con il sistema del credito d’imposta e di finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato; per le abitazioni non principali, contributi anche in credito d’imposta; in favore di attività produttive, indennizzi per la riparazione e ricostruzione di beni immobili distrutti o inagibili, nonché ripristino delle scorte e ristoro dei danni da perdita di beni mobili strumentali; indennizzi per danni subiti da strutture adibite a finalità sociali, ricreative e religiose;
- sospensione (con eccezione per casi particolarmente gravi) dei processi civili pendenti presso gli uffici giudiziari dei comuni colpiti dal sisma, nonchè di termini di legge gravanti sulle popolazioni colpite, quali prescrizioni, decadenze, termini legali, processuali e di notificazione, pagamento dei titoli di credito, cambiali ed assegni in scadenza al 6 aprile 2009, versamenti di entrate di natura patrimoniale, versamento di contributi consortili di bonifica, canoni di concessione e locazione di immobili distrutti o inagibili, pagamento di rate e mutui di qualsiasi genere; differimento dell’esecuzione di sfratti. Sospesi anche i termini per la notifica delle cartelle di pagamento da parte degli agenti della riscossione. Presso la sede temporanea degli uffici giudiziari de L’Aquila è istituito il presidio per le comunicazioni e le notifiche degli atti giudiziari alle persone prive di un domicilio stabile. Le notificazioni da eseguirsi, a pena di nullità, presso l’Avvocatura distrettuale dello Stato in Abruzzo si eseguono preso l’Avvocatura dello Stato in Roma. I termini di validità delle tessere sanitarie sono prorogati di un anno e si dispone l’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale nelle zone colpite;
- previste particolari misure per lo smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti sia urbani che derivanti dalla distruzione degli immobili danneggiati;
- predisposizione di un piano di interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati, compresa l’ediliza universitaria ed il Conservatorio di musica, nonché le caserme e gli immobili demaniali o di proprietà di enti ecclesiastici riconosciuti di interesse storico artistico;
- rapida definizione delle modalità organizzative per consentire la pronta ripresa dell’attività degli uffici pubblici;
- esclusione dal patto di stabilità interno 2009-2010 delle spese sostenute dalla Regione Abruzzo, dalla provincia de L’Aquila e dai Comuni danneggiati per fronteggiare gli eventi sismici.
Per le famiglie, i lavoratori e le imprese vengono previste tra l’altro le seguenti misure:
- la proroga dell’indennità ordinaria di disoccupazione;
- l’indennizzo in favore dei collaboratori coordinati e continuativi e dei lavoratori autonomi che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa del sisma;
- la sospensione per le imprese delle eventuali sanzioni legate alle inadempienze fiscali;
- la non computabilità, a fini della definizione del reddito da lavoro dipendente, delle erogazioni liberali, dei sussidi e dei benefici di qualsiasi genere concessi dai datori di lavoro privati ai lavoratori residenti nelle aree colpite dal sisma, ovvero da datori di lavoro privati operanti nei territori colpiti in favore di lavoratori anche non residenti in quelle aree .
Il decreto-legge prevede la realizzazione di interventi urgenti e integrati per i servizi socio-educativi della prima infanzia e per le residenze per anziani; stanzia inoltre speciali finanziamenti per l’edilizia scolastica, nonché in favore del Corpo dei Vigili del fuoco, della Guardia di finanza e della Polizia di Stato, Carabinieri e Corpo forestale. La Protezione civile avvierà urgentemente iniziative ed interventi tesi a ridurre il rischio sismico prioritariamente nelle aree dell’Appennino centrale contigue a quelle interessate dal sisma del 6 aprile, che verranno quanto prima individuate. Ulteriori misure riducono il prezzo dei farmaci nelle zone colpite e finanziano la ricostituzione delle infrastrutture viarie e ferroviarie. Le elezioni provinciali sono rinviate alla fine dell’anno e gli adempimenti contabili dei comuni vengono differiti al 31 luglio 2009.
Il Consiglio ha inoltre individuato il 14 giugno prossimo (con proseguimento nella giornata del lunedì seguente) quale data da proporre al Capo dello Stato, in base alla legislazione vigente, per lo svolgimento delle operazioni di voto per i referendum abrogativi in materia elettorale.
Il Consiglio dei Ministri ha, infine, adottato alcune deliberazioni di ordinaria amministrazione ed ha esaminato talune leggi regionali ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione.
La seduta ha avuto termine alle ore 12,25.
Allegati
Allegato al comunicato stampa - video

mercoledì 22 aprile 2009

Berlusconi ha incontrato il Commissario europeo, Ashton.

Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Commissario europeo al commercio, Margareth Ashton.
Al centro dei colloqui le principali tematiche legate al commercio internazionale.
Nel corso dell’incontro il Presidente Berlusconi ha sottolineato al Commissario Ashton il ruolo chiave che il commercio internazionale può svolgere per il superamento dell’attuale crisi e per il rilancio dell’economia su scala globale e l’impegno dell’Italia e dell’Europa contro il rischio del protezionismo.
Il Presidente del Consiglio ha illustrato le iniziative che la presidenza italiana del G8 sta svolgendo con i principali partner internazionali per il rilancio del negoziato dell’Organizzazione Mondiale del Commercio sul Doha Round. La Signora Ashton ha confermato la piena disponibilità della Commissione a lavorare in stretto contatto per fare dei decisivi passi in avanti in vista del Vertice de La Maddalena di luglio.
Il Presidente Berlusconi ha sottolineato al Commissario europeo le grandi aspettative che l’Italia ripone nel lavoro della Presidenza Barroso per giungere a risultati positivi per le imprese italiane ed europee nei principali dossier aperti, quali l’accordo di libero scambio con la Corea del Sud e il negoziato commerciale in corso con gli Stati Uniti, che dovranno trovare soluzioni nelle prossime settimane.

martedì 21 aprile 2009

Belusconi: Celebro il 25 aprile perchè la sinistra non se ne appropri.

"Ho preso la decisione di celebrare il 25 aprile, anche se dove saro’ lo comunichero’ piu’ avanti. Credo che ci sia bisogno di dire qualcosa, perche’ di questa festa non se ne appropri soltanto una parte".
Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi, rispondendo alle domande dei giornalisti. Il premier ha anche parlato della data di convocazione del referendum che sara’ ufficializzata solo nel prossimo Consiglio dei ministri di giovedi’ convocato all’Aquila. "Credo che si faccia adesso, immagino il 21, ma non posso dirvi di piu’ perche’ non ho ancora avuto il ritorno dal ministro Maroni che sta avendo colloqui con l’opposizione". Il premier precisa anche che per stabilire lo slittamento del referendum, oltre la data del 15 giugno prevista dalla legge, un disegno di legge e’ meglio che un decreto: “Non mi sono occupato di queste tecnicalita’, ma credo che la soluzione ottima sia fare una leggina in Parlamento che si approva, con l’accordo dei presidenti di Camera e Senato, in quattro giorni: credo ci voglia questo. Spetta al Parlamento prendere questa decisione nell’accordo di tutti i gruppi".
Silvio Berlusconi e’ intervenuto anche sulla polemica relativa alla spesa necessaria per indire il referendum in una data differente rispetto al 7 giugno: "Se l’opposizione volesse evitare qualunque spesa basterebbe che presentasse una leggina in Parlamento con il testo del referendum. Invece ne fanno un’occasione di critica, ma in realta’ non lo vogliono assolutamente. Io sono il piu’ interessato al referendum: darebbe il 55%" dei seggi al Pdl, quindi non sarebbe esteticamente apprezzabile che me ne interessassi".

Risparmiatori Alitalia: il Governo manterrà il proprio impegno.

Dopo che ieri è andata deserta l’Assemblea degli azionisti Alitalia, il Presidente Silvio Berlusconi ha dichiarato:
“Le misure a sostegno degli obbligazionisti Alitalia – già stabilite dalla legge del 9 aprile scorso – sono state definite avendo presente lo stato della finanza pubblica. Il terremoto dei giorni scorsi ha imposto nuove e prioritarie necessità di intervento dello Stato.
Pur in questo quadro di doverosa mobilitazione di tutte le risorse pubbliche, il Governo intende mantenere fermo il proprio impegno a favore dei risparmiatori che hanno investito in titoli della società Alitalia, in amministrazione straordinaria.
Raccogliendo quindi sollecitazioni da più parti pervenute, ho messo allo studio l’ipotesi di elevare – soprattutto per i piccoli risparmiatori – le misure dell’intervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti Alitalia”.
Fonte: www.governo.it

lunedì 20 aprile 2009

Gli italiani premiano la capacità di governare di Berlusconi.

Anche l’ultimo sondaggio di Renato Mannheimer, pubblicato dal Corriere della Sera, conferma la continua crescita della popolarità del premier e attribuisce al Popolo della Libertà una intenzione di voto pari al 45%. Anche un elettore su dieci del Partito Democratico, “confessa” - dice il sondaggista - di “provare, dopo il terremoto, più fiducia in Berlusconi”.
Nel suo commento, Mannheimer afferma che “Berlusconi ha confermato le proprie capaci­tà comunicative e la sua abili­tà nell’instaurare, spesso al di là di ogni intermediazione, un rapporto e un colloquio di­retto con la gente”. Non è così: è la realtà che fa salire il consenso di Berlusconi, non la comunicazione. È il fatto che anche in questa improvvisa e drammatica emergenza, Berlusconi abbia confermato la sua capacità di governare: sette presenze in Abruzzo in due settimane, protezione civile, forze dell’ordine, militari e volontari ben attrezzati e ben coordinati sul campo, membri del governo attivi da subito nei settori loro competenza. Come già successo per l’emergenza rifiuti, anche questa circostanza ha mostrato che lo Stato c’è, che il governo governa, che il premier ci mette la faccia e si impegna direttamente a fianco dei cittadini.
Semmai è la comunicazione (mal)gestita ad arte che genera confusione: per questo prima Berlusconi, poi Tremonti hanno smentito l’ipotesi circolata sui media di una tassa speciale per il terremoto. Con il consiglio dei ministri di venerdì conosceremo nel dettaglio tutte le reali misure che il governo metterà in campo per la ricostruzione in Abruzzo.
IL Libro “La rivoluzione in corso”, di Renato Brunetta in uscita domani. In questo nuovo libro, Brunetta racconta quel che ha fatto e quel che intende fare, con lo stile comunicativo che gli è proprio: diretto, efficace, per nulla burocratico.Il succo di queste pagine è: cambiare si può, quindi si ha il dovere di farlo. Uno dei mali che affligge il nostro Paese è proprio la diffusa convinzione che tutto sia difficile, e forse anche inutile. L'attività del ministro Brunetta dmostra invece che una forte determinazione porta a risultati importanti e immediati.

Berlusconi: I fondi per l'Abruzzo ci sono, no a nuove tasse.

"Abbiamo trovato il modo di rinunciare alle spese, di limitare gli sprechi: pensiamo che la settimana prossima faremo a L’Aquila il Consiglio dei ministri e i finanziamenti li abbiamo. C’e’ la sicurezza che i soldi necessari ci sono e che non si trasformeranno in nuove tasse per i cittadini".
Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, visitando la tendopoli di Pianola in Abruzzo."Ho voluto io decidere visto che la filosofia del governo e’ diminuire e non aumentare la tassazione, anche in questa occasione, di fare una tassa chiedendo altri soldi agli italiani per la ricostruzione". I cittadini, ha spiegato il nostro premier, potranno fare donazioni e "ci sara’ un’attenzione spasmodica alla contabilizzazione di tutte queste cifre e ad un rendiconto di come saranno spese. Le ricostruzioni di case e monumenti porteranno il nome di chi fa questi interventi che sono un segno di solidarieta’ bellissimo che io incoraggio grandemente". Il presidente ha poi fatto il punto sulla ricostruzione:
"Il 57% delle case verificate e’ immediatamente agibile, il 19% delle case puo’ essere reso agibile con interventi veloci che possono andare da qualche giorno a un mese. Il 24% e’ inagibile. Abbiamo la buona sorpresa di avere il 76% delle case agibile immediatamente, o entro un mese. E’ una buona notizia, all’inizio pensavamo che la situazione fosse peggiore". Sempre parlando della seconda fase dell’emergenza, quella cioe’ che prevede la sistemazione degli sfollati in luoghi diversi dalle tendopoli, Berlusconi ha spiegato: "Abbiamo individuato altri 1.500 appartamenti liberi. Stiamo trattando per l’affitto o l’acquisto. Sistemeremo cosi’ altre 4.500 persone che hanno perso, definitivamente o momentaneamente, la propria casa".
Sono 26.000 gli abitanti della provincia de L’Aquila ospitati per la maggior parte negli alberghi della costa abruzzese. Parlando poi delle new town che "hanno spaventato qualcuno", il presidente del Consiglio ha sottolineato come non ci sia nulla di cui preoccuparsi: "Stiamo lavorando sulla possibilita’ di realizzare nuovi quartieri edificabili in cinque mesi. Puntiamo a costruire case tecnologicamente avanzate che non saranno, a emergenza finita, delle mostruosita’ inutili ma che potranno diventare dei campus per gli studenti". L’intenzione e’ quella di raddoppiare il numero degli studenti a L’Aquila "che troveranno non case di fortuna ma veri e propri appartamenti da 50 metri quadrati".

venerdì 17 aprile 2009

Berlusconi: Potevamo far cadere il governo sulla data del referendum?

"Noi abbiamo rinunciato a un fatto molto positivo come l’andare verso un sistema bipartitico, mi dispiace che altri interpretino come debolezza questa scelta. Ora sento queste critiche sul referendum e sulla Lega. Ma potevamo far cadere il governo sul referendum? Io ho tre lavori adesso: uscire dalla crisi, ricostruire l’Abruzzo, fare bella figura al G8"".
Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi che è intervenuto a proposito della scelta di non accorpare il referendum sulla legge elettorale all’election day. "La decisione e’ presa, sono convinto che sara’ confermata nell’ufficio di presidenza del Pdl, le polemiche sono fuor di luogo ma non mi toccano perche’ bisogna pensare al benessere dei cittadini". Il presidente ha spiegato che la prima cosa che uno Stato e un governo devono fare e’ "stare vicino ai cittadini che hanno bisogno.
Il terremoto insieme alla crisi economica e’ il principale impegno del governo". Per questo motivo il Pdl ha "messo da parte la possibilita’ di arrivare al bipartitismo perche’ non mi e’ sembrato responsabile da parte nostra di andare ad inseguire una situazione come quella del referendum, molto favorevole per noi, facendo cadere la maggioranza di governo. Abbiamo quindi rinunciato a un fatto molto positivo come il sistema bipartitico. Mi dispiace che altri abbiamo interpretato questo come una debolezza". All’obiezione che l’election day insieme al referendum avrebbe fatto risparmiare risorse da destinare alla ricostruzione dell’Abruzzo, Berlusconi replica: gli sprechi? "Li ridurremo al minimo indispensabile, andando con il ballottaggio".
16/4/2009 Fonte: www.ilpopolodellaliberta.it

giovedì 16 aprile 2009

Berlusconi: Entro l'estate alloggi per tutti i terremotati d'Abruzzo.

"Il governo non intende costruire baraccopoli ne’ tendopoli, ma dare un alloggio a tutti, grazie anche alla disponibilita’ delle associazioni alberghiere e alla generosita’ degli italiani che hanno messo a disposizione le proprie case. Quindi prima del freddo dell’autunno chiuderemo tutte le tendopoli".
Lo ha affermato il presidente Berlusconi che, in visita a Poggio Picenze, ha ribadito l’impegno suo e di tutto il governo di permettere alla popolazione terremotata d’Abruzzo di abbandonate le tendopoli prima che torni il freddo dell’autunno. "Chi vuole ricostruire la propria casa dov’era o in un altro luogo avra’ il sostegno dello Stato. Le speculazioni non sono possibili perche’ queste case le dobbiamo fare in sei mesi. Ci sara’ un bando, niente speculazioni e niente mafia. Ci saranno controlli rigidissimi contro le speculazioni e la mafia. Faremo case tecnologicamente avanzate, appartamenti da 50 metri a 102-104 super sicure perche’ saranno costruite su una piastra che separa il tutto dal terreno e percio’ anche se arriva qualsiasi tipo di scossa non accade nulla. Saranno anche piacevoli dal punto di vista estetico".
Il presidente del Consiglio ha sottolineato che sull’una tantum sui redditi alti per contribuire alla ricostruzione in Abruzzo non e’ stata presa nessuna decisione: "Questa tassa qualcuno l’ha evocata tra le ipotesi. Io assolutamente ho detto che non c’e’ stata nessuna decisione".
16/4/2009 Fonte:
www.ilpopolodellaliberta.it

mercoledì 15 aprile 2009

G8, Berlusconi alla Maddalena...

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, ha compiuto una visita molto accurata e dettagliata ai lavori in corso alla Maddalena in vista del prossimo G8 di inizio luglio.
Alla visita ha preso parte anche il sottosegretario Guido Bertolaso, commissario straordinario per il G8, arrivato appositamente dall’Aquila, dove è rientrato subito dopo il sopralluogo del Presidente Berlusconi.

martedì 14 aprile 2009

Terremoto: lo Stato è presente ed efficiente...

Uno Stato snello, rapido, efficiente.
È questo il senso dell’azione del governo per fronteggiare l’emergenza del terremoto abruzzese. Un esempio di come, pur nel rispetto delle norme in vigore, possa essere sconfitto il Moloch della Burocrazia, del “combinato-disposto”, del “comma quinquies”: fenomeni che, finora, hanno allontanato l’immagine dello Stato dai cittadini.
Non è stato il sisma ad avvicinare gli italiani. È stata l’azione, il comportamento, l’atteggiamento del governo che ha reso le Istituzioni “più vicine” agli italiani.
Le due ordinanze del governo rispondono a questa logica. Con la prima è stato dichiarato lo “stato di calamità naturale”. A meno di 24 ore dalla scossa di domenica notte, erano stati già resi disponibili 30 milioni di euro. Dopo 4 giorni sono saliti, di colpo, a cento. Tamponata l’emergenza vitale (dove far dormire gli sfollati, come dar loro da mangiare, docce, wc chimici: esigenze vitali), il governo si è mosso per rispondere altre primarie esigenze; forse banali per chi vive nella grandi città, ma che rischiavano di diventare insormontabili per chi dorme sotto una tenda. Come, per esempio, poter ritirare farmaci senza ricetta. O come far vivere quell’artigiano quel commerciante a cui il terremoto ha tirato giù la bottega. Ed ecco arrivare una specie di cassa integrazione per queste persone. O come l’altro intervento che – senza obbligare nessuno – invita le banche a concedere una rinegoziazione del mutuo, un allungamento dei termini, a chi non ha più un lavoro e nemmeno più una casa.
In altre parole, lo Stato – attraverso l’azione del governo – si è avvicinato a chi soffre. Lo sta facendo con la reazione al terremoto. Lo ha fatto con le misure anti-crisi. Ha aperto, cioè, un ombrello su chi vive il disagio.
Questa è la risposta del governo all’emergenza del terremoto ed alla crisi. Una risposta avvertita in modo diretto dal grande pubblico; in modo composto, discreto, concreto. Come l’atteggiamento degli sfollati abruzzesi.
La rinascita è ben avviata.
Passato il momento della prima emergenza, e cioè il primo soccorso alle persone rimaste coinvolte dal sisma che ha colpito l'Abruzzo, arrivano anche le misure per consentire alle popolazioni di sopportare il fermo subito dalle attività economiche. Ecco gli interventi approvati dal Consiglio dei ministri.
Fondi.
Aumentata di 70 milioni di curo la somma stanziata per l'emergenza arrivata a 100 milioni di euro.
Stop ai contributi.
A seguito di una prima elencazione dei comuni che hanno subito gravi danneggiamenti, viene prevista per i lavoratori autonomi (anche del settore agricolo) la sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro infortuni e malattie professionali. Sarà inoltre assicurata la continuità dei pagamenti da parte degli enti previdenziali e assistenziali.
800 euro per gli imprenditori.
Prevista una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l'attività per gli eventi sismici. Una somma riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi.
400 euro agli sfollati. Viene inoltre, quantificato un contributo per l'autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili.
Medicinali.
I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto
Mutui.
Il terremoto è stato definito come causa di forza maggiore che autorizza la rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito. A questo proposito il ministro dell'Economia Tremonti ha inviato all'Associazione bancaria italiana una lettera chiedendo di considerare le ipotesi di rinviare effettivamente le rate dei mutui e di azzerare o ridurre i costi connessi alle operazioni bancarie nella zone del terremoto. Sollecitazione già raccolta da alcuni dei principali istituti bancari.
Conti correnti.
Vengono istituiti specifici conti correnti bancari sui quali versare i proventi delle donazioni ed atti di liberalità da impiegare a favore delle popolazioni colpite, da parte del Dipartimento della protezione civile.
Luce e gas.
Vengono sospesi per due mesi i termini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas e, allo scadere del periodo, potranno essere seguite nuove sospensioni d'intesa tra l'Autorità per l'energia elettrica e il Commissario delegato.
Scuola.
Assicurata l'attività didattica nei territori sinistrati con un rinvio a un decreto del Ministro dell'istruzione che potrà adattare l'offerta formativa alle necessità degli alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Prevista la salvaguardia dell'anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorché se l'anno sarà inferiore a 200 giorni.
Sciacallaggio.
Via all'impiego di 700 militari delle Forze armate per concorso in servizi di pattugliamento e antisciacallaggio svolti nelle zone terremotate dalle Forze di polizia.
Beni culturali.
Il Ministero dei beni culturali viene autorizzato a ricevere proventi derivanti da donazioni ed atti di liberalità che saranno impiegati, con procedure di somma urgenza, per il recupero dei beni culturali danneggiati dal sisma.

[14 aprile 2009] Fonte:
www.governoberlusconi.it

Un Paese che, pur in ginocchio, sa risollevarsi...

Ecco l'Italia migliore

L'immagine ha fatto il giro del mondo nelle ore immediatamente successive alla prima scossa di terremoto che ha colpito i piedi del Gran Sasso. Mostra un vigile del fuoco, l'elmetto rosso in testa e la tuta da lavoro sporca di fango e di polvere, intento a scavare con le mani nude tra le macerie di quella che fino a poche ore prima era, nel pieno centro storico dell'Aquila, la Casa dello Studente.

Quello scatto, carpito da qualche fotografo che fortunosamente era riuscito a raggiungere il luogo del crollo, è anche l'immagine dell'Italia migliore che si contrappone all'Italia peggiore: quella degli scandali, delle risse politiche, della mafia, della ‘ndrangheta, del terrorismo, delle mazzette e dei palazzi costruiti senza regole. E' l'immagine di un Paese che, pur in ginocchio, sa risollevarsi da solo per lo slancio, per la responsabilità, per il coraggio dei suoi abitanti. Di tutti i suoi abitanti, senza preclusioni politiche.

L'Aquila, con i suoi morti e con i suoi feriti e con i suoi palazzi squarciati dal sisma, è anche il simbolo della solidarietà, del riscatto, del senso di responsabilità di ciascuno di noi: dal Capo dello Stato al capo del Governo, dal ministro al parlamentare, dal carabiniere al vigile del fuoco.

La macchina della Protezione Civile ha funzionato alla perfezione il che conferma il giudizio positivo che, da tempo, tantissimi Paesi europei e non solo hanno espresso nei confronti di questo "sistema Italia" che si mette in moto quando la terra trema, il vulcano esplode, la furia delle acque devasta città e paesi. La macchina dei soccorsi ha pienamente funzionato, non ha fatto cilecca.

E' stata una corsa contro il tempo, una corsa che ha visto il contributo di migliaia di soccorritori primi fra tutti i valorosi ed eroici vigili del fuoco.

Non facciamoci illusioni, la politica nelle prossime settimane prenderà di nuovo il sopravvento, ripartiranno le polemiche, si inietteranno nuovi veleni. E l'immagine del vigile del fuoco che scava a mani nude tra i detriti della Casa dello Studente sarà messa in archivio assieme a quella del collega che porta via la Sindone dal Duomo di Torino in fiamme e a quella dell'altro pompiere che esce dalla rovine degli Uffizi con in braccio il corpo martoriato di un bambino. Ma sono queste le immagini che fanno grande il nostro Paese e che lo contraddistinguono da molti altri che dinnanzi a tragedie come quelle dell'Aquila si mostrano indecisi e inefficienti. L'Italia degli spaghetti è l'Italia degli eroi. Eroi senza volto e senza nome. Ma pur sempre eroi.
[9 aprile 2009]
Fonte:www.governoberlusconi.it

sabato 11 aprile 2009

Biografia di Silvio Berlusconi.

Nato a Milano il 29 settembre 1936. Coniugato, cinque figli. Risiede a Milano.
Laureato in giurisprudenza con il massimo dei voti. Imprenditore.
Cavaliere del lavoro. Nel 1962 inizia l'attività nel settore dell'imprenditoria edile. Diventa il primo operatore italiano nella realizzazione di centri residenziali e centri commerciali (Milano 2, Milano 3, il Girasole). Nel 1980 fonda Canale 5, la prima rete televisiva nazionale, a cui si aggiungono Italia 1 (1982) e Rete 4 (1984). Il successo della Tv commerciale gli consente di sviluppare varie iniziative, inserite, come tutte le altre società, nell'ambito della holding capogruppo Fininvest, fondata nel 1978.
Diffonde così la televisione commerciale in Europa: in Francia La Cinq (1986), in Germania Telefünf (1987), in Spagna Telecinco (1989). Con la Mondadori (1989) diviene il principale editore italiano nel settore libri e periodici. Il Gruppo Fininvest, con le società Mediolanum e Programma Italia, sviluppa una forte presenza nel settore delle assicurazioni e dei prodotti finanziari. È Presidente dal 1986 della squadra di calcio Milan A.C. che ha portato ad essere il primo club del mondo per il numero delle vittorie internazionali. Il 26 gennaio 1994 si dimette da tutte le cariche ricoperte nel Gruppo Fininvest.
Lingue straniere; Francese e inglese.

PROFILO POLITICO
Incarichi di partito ed attività politica
Fondatore e Presidente del Movimento politico “Forza Italia”.Fondatore e Presidente del Movimento politico “Popolo della Libertà”.
Incarichi istituzionali ed attività parlamentare
Nella XII legislatura è stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal maggio al dicembre del 1994. Successivamente ha fatto parte della 3ª Commissione permanente - affari esteri e comunitari. Nel 1994 ha partecipato alle elezioni del Parlamento Europeo risultando eletto in tutte le cinque Circoscrizioni italiane; tuttavia non è entrato a far parte dell'Assemblea per incompatibilità con la carica di Presidente del Consiglio allora ricoperta. Nella XIII legislatura ha fatto parte della 3ª Commissione permanente - affari esteri e comunitari, della 1ª Commissione permanente - affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni, della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali, della Delegazione parlamentare italiana all'Assemblea del Consiglio d'Europa e della Delegazione parlamentare italiana all'Assemblea della Unione Europea Occidentale. Nel 1999, rieletto al Parlamento europeo, V legislatura, ha rassegnato le dimissioni il 10 giugno 2001 per incompatibilità con la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha ricoperto nella XIV legislatura del Parlamento nazionale. Ministro ad interim degli affari esteri dal 6 gennaio 2002 al 14 novembre 2002, Ministro ad interim dell'economia e delle finanze dal 3 al 16 luglio 2004 e Ministro ad interim della salute dall'11 marzo 2006.
Il 18 novembre 2007 in piazza San Babila Milano annuncia la nascita del futuro Movimento “Popolo della Libertà” che viene fondato effettivamente il 27 febbraio 2008.
Con lo stesso movimento vince le elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008.Nella XVI Legislatura diviene Presidente del Consiglio dei Ministri per la quarta volta.
Elezioni politiche 13-14 aprile 2008
Eletto alla Camera nella lista Il Popolo della Libertà nella XVIII Circoscrizione Molise con 71.994 voti pari al 36,48%.
Precedenti consultazioni elettorali
Eletto Deputato nelle consultazioni del 1994, nel Collegio n.1 della XV Circoscrizione-Lazio 1, con 34.534 voti - 46,3%. Liste collegate: Forza Italia, Alleanza Nazionale. Rieletto nel 1996 con il Polo per le Libertà nel Collegio 1 - Milano 1, della III Circoscrizione Lombardia 1, con 46.135 voti - 51, 5%. Liste collegate: Forza Italia.
Confermato nel 2001 con la Casa delle Libertà nel Collegio n.1 - Milano 1, della III Circoscrizione Lombardia 1 con 42.086 voti - 53,7%. Liste collegate: Forza Italia.
Rieletto nel 2006 nella lista Forza Italia nella XIX Circoscrizione Campania 1 con 492.594 voti pari al 27,23%. Liste collegate: Forza Italia.
Incarichi ed attività negli Enti locali
Consigliere Comunale presso il Comune di Milano dal 27 aprile 1997 al 12 maggio 2001; dal 13 maggio al 9 novembre 2001; dal 28 maggio 2006 al 12 maggio 2008.