Sarà un vertice del G8 vicino ai cittadini, quello che fra meno di due settimane inizierà a L’Aquila sotto la presidenza di Silvio Berlusconi. Sarà il più “democratico” degli ultimi G8. Farà proprio il concetto di “people first”, prima vengono le persone. Vedrà la presenza in Abruzzo del più alto numero di leader mondiali, produrrà probabilmente il maggior numero e la più ampia varietà di dichiarazioni ufficiali (che sono altrettanti impegni dei partecipanti sui temi di maggiore attualità). Sarà un vertice “aperto”.
1.Anzitutto per la decisione di trasferirlo da La Maddalena a L’Aquila, una scelta giusta e logica dopo il terremoto di aprile in Abruzzo, il più tragico in Europa da quando esiste l’Unione Europea. Si è voluto invitare i leader in Abruzzo per far sentire la solidarietà del mondo e la concreta vicinanza ai nostri concittadini.
2 .In secondo luogo, i leader non trasmetteranno al mondo che esce da una grave crisi economica e finanziaria l’immagine di un incontro fra i grandi in località di lusso e vacanza (sarebbe stata certo una cornice splendida, La Maddalena, ma inappropriata).
3. In terzo luogo, la soluzione più sobria adottata si sposa con l’idea di un vertice di sostanza, con sei sessioni di lavoro, e pranzi e colazioni che saranno anch’esse occasioni di dibattito e incontro, senza alcuna concessione alle “perdite di tempo” o ai convenevoli.
4. Sarà un vertice “democratico”, perché fondato sulla concezione della progressiva apertura del G8 in senso stretto (Italia, Stati Uniti, Cina, Russia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Canada) verso circoli più allargati di Paesi in un confronto funzionale ai singoli grandi temi in discussione. Ecco quindi il G8 confrontarsi con i Paesi del G5 (Corea del Sud, Messico, Brasile, Sud Africa, Australia), + l’Egitto su invito di Berlusconi, in una maniera che l’Italia spera sia sempre più stabile e strutturata. Quindi i Paesi africani e altri Paesi europei. Importante è la decisione di coinvolgere nel dialogo le economie emergenti, per una maggiore forza rappresentatività delle dichiarazioni ufficiali.
5. Sarà un vertice che spazierà sui temi più caldi e svariati. I Paesi del G8 discuteranno di economia mondiale, sviluppo, clima ed energia, e temi politici internazionali. Il secondo giorno i G8, i G5 e l’Egitto (di fatto un G14) affronteranno le prospettive globali della crescita. Poi si riunirà il MEF (Major Economies Forum) sotto la co-presidenza di Berlusconi e Obama, per gettare le basi di un possibile accordo sul clima nella conferenza di fine anno a Copenaghen (infatti è presente anche la Danimarca). Il terzo giorno sarà dedicato ai Paesi africani e ai temi dello sviluppo e della sicurezza alimentare, che rappresentano una continuità rispetto all’innovativo G8 di Genova.
6.La dimostrazione pratica di questo formato innovativo del G8, della sua vicinanza ai cittadini e della sua apertura al mondo oltre i confini dei paesi tradizionalmente rappresentati, è insita nella struttura stessa di Coppito, della caserma della Guardia di Finanza che ospiterà in pochi metri quadrati non solo 30 fra capi di Stato e di governo (più il Presidente della Commissione Europea, Barroso), ma anche tutti i giornalisti. Sarà la prima volta dopo tanti anni che un G8 si svolgerà con tutti i leader in così pochi metri quadrati. Uno degli obiettivi di fondo del vertice è, in effetti, quello di favorire relazioni personali più strette fra leader che ancora non si conoscono bene. In primis il Presidente Obama.
7.Per l’Italia, sarà infine l’occasione di alcuni importanti bilaterali con i grandi della Terra. Berlusconi presiede il G8 per la terza volta. A differenza del passato, l’appuntamento a L’Aquila costituisce una tappa rilevante tra il vertice G20 di Londra lo scorso aprile e quello di settembre a Pittsburgh. Precede il vertice sul clima di Copenaghen a dicembre. Cade in un momento cruciale di riflessione sulla filosofia stessa degli aiuti allo sviluppo e di riforma delle organizzazioni delle Nazioni Unite in tema di sviluppo agricolo e sicurezza alimentare, con possibili nuove iniziative che potranno essere lanciate anch’esse in settembre, proprio a Roma che ospita le agenzie agro-alimentari dell’Onu.
8.Sarà un vertice “aperto” anche in un altro senso. Tutto ciò che oggi si costruisce, si attrezza, si restaura, si arreda, si mette a disposizione di leader e delegazioni nella caserma della Finanza a Coppito, resterà e continuerà a essere funzionale a una città e a una regione ferite dalla catastrofe di aprile. I leader avranno la possibilità di visitare le zone terremotate, e di vedere in prima persona i paesi o i monumenti che hanno annunciato di voler “adottare” ricostruendoli. La Germania, per esempio, il paese di Onna, che fu teatro di un massacro nazista in altri tempi. Sarà, quindi, un vertice insieme simbolico e concreto. (Forzasilvio)
1.Anzitutto per la decisione di trasferirlo da La Maddalena a L’Aquila, una scelta giusta e logica dopo il terremoto di aprile in Abruzzo, il più tragico in Europa da quando esiste l’Unione Europea. Si è voluto invitare i leader in Abruzzo per far sentire la solidarietà del mondo e la concreta vicinanza ai nostri concittadini.
2 .In secondo luogo, i leader non trasmetteranno al mondo che esce da una grave crisi economica e finanziaria l’immagine di un incontro fra i grandi in località di lusso e vacanza (sarebbe stata certo una cornice splendida, La Maddalena, ma inappropriata).
3. In terzo luogo, la soluzione più sobria adottata si sposa con l’idea di un vertice di sostanza, con sei sessioni di lavoro, e pranzi e colazioni che saranno anch’esse occasioni di dibattito e incontro, senza alcuna concessione alle “perdite di tempo” o ai convenevoli.
4. Sarà un vertice “democratico”, perché fondato sulla concezione della progressiva apertura del G8 in senso stretto (Italia, Stati Uniti, Cina, Russia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Canada) verso circoli più allargati di Paesi in un confronto funzionale ai singoli grandi temi in discussione. Ecco quindi il G8 confrontarsi con i Paesi del G5 (Corea del Sud, Messico, Brasile, Sud Africa, Australia), + l’Egitto su invito di Berlusconi, in una maniera che l’Italia spera sia sempre più stabile e strutturata. Quindi i Paesi africani e altri Paesi europei. Importante è la decisione di coinvolgere nel dialogo le economie emergenti, per una maggiore forza rappresentatività delle dichiarazioni ufficiali.
5. Sarà un vertice che spazierà sui temi più caldi e svariati. I Paesi del G8 discuteranno di economia mondiale, sviluppo, clima ed energia, e temi politici internazionali. Il secondo giorno i G8, i G5 e l’Egitto (di fatto un G14) affronteranno le prospettive globali della crescita. Poi si riunirà il MEF (Major Economies Forum) sotto la co-presidenza di Berlusconi e Obama, per gettare le basi di un possibile accordo sul clima nella conferenza di fine anno a Copenaghen (infatti è presente anche la Danimarca). Il terzo giorno sarà dedicato ai Paesi africani e ai temi dello sviluppo e della sicurezza alimentare, che rappresentano una continuità rispetto all’innovativo G8 di Genova.
6.La dimostrazione pratica di questo formato innovativo del G8, della sua vicinanza ai cittadini e della sua apertura al mondo oltre i confini dei paesi tradizionalmente rappresentati, è insita nella struttura stessa di Coppito, della caserma della Guardia di Finanza che ospiterà in pochi metri quadrati non solo 30 fra capi di Stato e di governo (più il Presidente della Commissione Europea, Barroso), ma anche tutti i giornalisti. Sarà la prima volta dopo tanti anni che un G8 si svolgerà con tutti i leader in così pochi metri quadrati. Uno degli obiettivi di fondo del vertice è, in effetti, quello di favorire relazioni personali più strette fra leader che ancora non si conoscono bene. In primis il Presidente Obama.
7.Per l’Italia, sarà infine l’occasione di alcuni importanti bilaterali con i grandi della Terra. Berlusconi presiede il G8 per la terza volta. A differenza del passato, l’appuntamento a L’Aquila costituisce una tappa rilevante tra il vertice G20 di Londra lo scorso aprile e quello di settembre a Pittsburgh. Precede il vertice sul clima di Copenaghen a dicembre. Cade in un momento cruciale di riflessione sulla filosofia stessa degli aiuti allo sviluppo e di riforma delle organizzazioni delle Nazioni Unite in tema di sviluppo agricolo e sicurezza alimentare, con possibili nuove iniziative che potranno essere lanciate anch’esse in settembre, proprio a Roma che ospita le agenzie agro-alimentari dell’Onu.
8.Sarà un vertice “aperto” anche in un altro senso. Tutto ciò che oggi si costruisce, si attrezza, si restaura, si arreda, si mette a disposizione di leader e delegazioni nella caserma della Finanza a Coppito, resterà e continuerà a essere funzionale a una città e a una regione ferite dalla catastrofe di aprile. I leader avranno la possibilità di visitare le zone terremotate, e di vedere in prima persona i paesi o i monumenti che hanno annunciato di voler “adottare” ricostruendoli. La Germania, per esempio, il paese di Onna, che fu teatro di un massacro nazista in altri tempi. Sarà, quindi, un vertice insieme simbolico e concreto. (Forzasilvio)
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